Tra il 1852 e il 1880 accadono in Argentina tre fatti importanti che diedero luogo all’espansione territoriale della Repubblica:
• Come risultato degli investimenti stranieri, insieme allo sviluppo di alcune imprese commerciali, si materializzarono importanti attività imprenditoriali nelle opere pubbliche e nelle infrastrutture, come la costruzione di ferrovie, porti, tramvia, ecc.
• La colonizzazione delle regioni ubicate nell’estremo sud del nostro paese generò una maggiore disponibilità di superfici per lo sfruttamento agricolo e zootecnico.
• La grande affluenza migratoria generatasi in questo periodo di organizzazione, rese possibile la rapida occupazione di estese aree geografiche quasi disabitate, iniziando dalle province vicine a Buenos Aires, soprattutto nella zona del Litorale. Questa regione presentava uno sviluppo economico e commerciale superiore rispetto al resto delle zone dell’entroterra, perché qui ebbe sede il potere politico della Confederazione dal 1852 fino alla federalizzazione della città di Buenos Aires come “Capitale della Repubblica”, nell’anno 1880. L’SPEDALE ITALIANO DI SANTA FE E COLONIE è un chiaro esempio Dell’Influenza Della Comunità Italiana Nella Produzione Architettonica Locale.


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L’importante flusso immigratorio nella nostra regione, in maggioranza d’ascendenza italiana, dà origine alla fondazione di una serie di colonie agricole nelle vicinanze della città di Santa Fe. Verso il 1864 le tre colonie esistenti erano Esperanza, San Geronimo e San Carlos. Nell’anno 1887, il governo riconosce come tali centrotrentatré insediamenti. Questo processo di popolamento venne supportato fortemente dalle reti ferroviarie che collegavano la nostra città con questi nuovi paesi, e anche dalla costruzione del porto locale che permise di trasportare il grano prodotto dai coloni e riuscire così a instaurare un’economia agricola d’esportazione.
Ramón Guiterrez: nel 1882 si conta con un totale di 82 colonie con 4.869 abitanti. Verso il 1895 il 41,9% degli abitanti della provincia erano stranieri. Tra di loro una percentuale molto alta ha origini italiane. Proprio questa grande comunità di italiani nella regione possiede una sede del loro Consolato nella città di Santa Fe, essendo il Vice-Console il Dr. Carlo Nagar, colui che nell’anno 1889, propone di erigere un ospedale della comunità italiana nella città, affinché soddisfacesse anche le necessità degli abitanti della colonia che formavano parte del nostro territorio.
Per iniziativa del Dr. Nagar, il 19 febbraio 1889, si realizza la prima riunione con i membri della comunità italiana dove si dettò il regolamento e si costituì la commissione Direttiva. La Municipalità della Città di Santa Fe nel maggio del 1890, essendo intendente il Dr. Juan Arzeno, dona alla comunità italiana il terreno in cui si sarebbe innalzato l’edificio. La realizzazione dell’opera fu sostenuta dal permanente appoggio del governo della Provincia di Santa Fe, che per raccomandazione del governatore, Dr. Juan M. Cafferata scorse l’importanza che rivestiva la creazione di un’istituzione con queste caratteristiche.
La Commissione Edilizia fu nominata tra i componenti della Commissione Iniziatrice e integrata da sei membri titolari, i signori: Ing. Benedetto Ghiglione, Ing. Cesare Della Beffa, Angela Tettamanti, Carlo Mai, Luigi Bonazzola e Giuseppe Forte; presidente il signor Avvocato Cavaliere Carlo Nagar, Vice-Console.
Il 21 luglio 1890 iniziano i lavori di edificazione, con la direzione del progetto a carico dell’Ing. Benedetto Ghiglione. Il 18 dicembre 1892 venne inaugurato l’Ospedale Italiano di Santa Fe e Colonie.