Fortunato Nari è un poeta nato nel bel mezzo della Pampa Gringa, nella località di Monte Oscuridad nel 1932, e da più di cinquant’anni risiede a Rafaela. La presenza del paesaggio e la vita contadina gravitano in ogni espressione dei suoi testi e in ogni parola dei suoi personaggi. Senza dubbio, Nari non canta solo le gesta colonizzatrici del gringo, più che altro l’esperienza campesina che conosce profondamente, la fonte alla quale si abbevera per poetizzare sui conflitti esistenziali che schiacciano l’anima umana.

Nari passò la sua infanzia nel campo, nella casapaterna, lavorando con la sua famiglia e studiando nella scuola più vicina. Adolescente, si trasferì a Rafaela frequentando la scuola “25 de Mayo” diretta dal maestro Modesto Verdú.

Sin da giovane coltivò l’amicizia di scrittori quali Mario Vecchioli, Lermo Balbi, Elda Massoni, José Pedroni, Juan L. Ortiz.
Fu il fondatore di ERA (Escritores Rafaelinos Agrupados); ebbe inoltre a suo carico la direzione artistica di LT 28 Radio Rafaela fino alla pensione. Durante gli anni ‘90 ricopre l’incarico di Segretario della Cultura del Comune di Rafaela.

Nari ottenne numerosi riconoscimenti, la sua opera teatrale Rey en el exilio venne premiata dalla Direzione Provinciale della Cultura; El Habitante fu riconosciuta dall’Istituto Internazionale del Teatro dipendente dell’UNESCO; La tierra está ottenne il premio nazionale Labardén e venne presentata nel teatro María Guerrero, a Madrid, dopo essersi affermata nel certamen Tirso de Molina del Instituto de Cultura Hispánica.

Inoltre Radio Nacional concesse il primo premio del concorso della Dirección Nacional de Radiodifusión a su obra inédita Azarías.

Altro suo testo teatrale non pubblicato, Tía Verde, vinse il primo premio a pari merito del certamen del teatro Generale San Martín, di Buenos Aires nel 1967.

Inoltre dei suoi libri individuali, ottenne pubblicazioni in varie antologie. Per esempio nel 2011 appaiono  testi suoi in Poesía Argentina Contemporánea, libro pubblicato dalla Fundación Argentina per la Poesía.


 

 

 

 

- Premio de la Dirección Provincial de Cultura por su obra teatral Rey en el exilio.

- Distinción del Instituto Internacional del Teatro dependiente de la UNESCO a su obra El Habitante.

- Premio Nacional Albarden a su obra La tierra está.

- Primer premio del concurso de la Dirección Nacional de Radiofusión a su obra inédita Azarías.

- Primer premio compartido en el Certamen del Teatro General San Martín por su obra Tía verde.