Norma Beatriz Battú de Reta nacque nella zona rurale di Emilia, nel Dipartimento La Capital della provincia di Santa Fe, nell’anno 1950. Discendente di immigranti francesi della Savoia e dell’Alta Savoia e di italiani piemontesi e lombardi, vive attualmente nella città di Santa Fe, sposata, con tre figlie. È avvocato con un curriculum specializzato nella Filosofia del Diritto. Vincitrice di un concorso pubblico, entra ad insegnare nella Facoltà di Scienze Giuridiche e Sociali dell’Università Nazionale del Litorale, dove diviene professoressa di ruolo nelle cattedre di Introduzione al Diritto e Filosofia del Diritto. Nella facoltà di Scienze Umanistiche sviluppa progetti di ricerca inerenti il Diritto e la Linguistica. Risultando vincitrice del concorso per assessore giuridico, tra il 1978 e il 1999 lavora nel Ministero della Produzione. Dal 1999 sviluppa molteplici progetti di ricerca relazionati con l’immigrazione dalla zona alpina italiana alla zona agricola santafesina, lavorando nel Dipartimento di Letteratura nell’attuale Ministero di Innovazione e Cultura. È membro onorario di associazioni culturali e letterarie di Francia e Italia, tra le quali Les Auteurs Asociés de la Savoie et de l’Arc Alpin, la Associación de Sauvegarde du Patrimoine du Thyl, e l’Associazione Piemontesi Marsiglia. Diffondendo la cultura argentina e la nostra storia ha tenuto conferenze in Francia nel 1999 e in Francia e Italia nel 2000, supportate da proiezioni - rappresentati la popolazione santafesina- e mostre fotografiche, invitata da varie autorità europee. Nell’anno 2002 venne invitata dalle autorità francesi per rappresentare la Repubblica Argentina nel 17º Salone del Libro di Montagna che si tenne a Passy (nell’Alta Savoia, Francia). In questa occasione l’Argentina venne invitato come paese onorario. Norma Beatriz Battú de Reta tenne due conferenze su temi concernenti l’immigrazione e organizzò una mostra fotografica. La partecipazione di Norma Battú in tale evento venne dichiarata di Interesse Nazionale per la Commissione di Cultura della Camera dei Deputati della Nazione e di Interesse Provinciale dal Governo della Provincia di Santa Fe e dalla Segreteria della Cultura. Collaborò con l’Università Nazionale di Rosario con i progetti di Volontariato Universitario (SPU), di Università e Compromesso Sociale (Segreteria Estensione UNR), con il Programma di Responsabilità Sociale Universitaria, con la Segreteria di Politiche Universitarie del Ministero dell’Educazione, con Scienza e Tecnologia; partecipò inoltre a convegni con comunità provinciali e con il Museo Universitario della FCEIA della UNR. Diffonde la sua opera attraverso programmi radio e televisivi, pubblicazioni in riviste e giornali, esposizioni e conferenze in diverse località della provincia di Santa Fe e località limitrofe come Cordoba, Entre Rios, dove mantiene i contatti con il Centro Savoiano di Villa Elisa e San José, e in istituzioni educative di livello primario, secondario e universitario. Tutta la sua opera letteraria verte sulla ricerca storica. Studia la storia delle colonie agricole santafesine nella seconda metà del XIX secolo e degli albori del XX; si interessa ai processi di evoluzione linguistica e alla partecipazione della donna al processo immigratorio. Ricerca testimoni per preservare il patrimonio intangibile e la tradizione orale; in questa maniera colleziona materiale di alto valore storico sia per l’Argentina che per l’estero, e crea vincoli con istituzioni e personaggi particolari dell’Argentina e dei paesi europei, affinché si faciliti l’incontro di numerosi familiari e la ricostruzione della nostra storia comune.

 


 

• En “Homenaje a la Mujer Italiana”, por su actividad cultural y su participación en la Comisión “Pari Opportunitá” del COMITES (Comité de italianos en el exterior, Circunscripción Consular de Rosario).
• Por su labor de investigación histórica y producción literaria por la Comuna y comunidad de Emilia, la Escuela Agrotécnica Nº 2050 y la Comisión “Pari Opportunitá” del COMITES.
• En reconocimiento a su aporte a la colectividad Piamontesa, Premio Nacional Piamontés en Argentina, entregado por la FAPA (Federación Asociaciones Piamontesas Argentinas).
• Premio Fundación de Santa Fe en Letras, del Club Santafesino de Servicios.

 


 

Sull’Opera letteraria di Norma Battú* *

Norma Battú è già una ricercatrice e una scrittrice riconosciuta a livello nazionale e internazionale. Tra le sue opere citiamo Cuentos clasificados, Las saboyanas, Las italianas, Tilos y paraísos, Antiguas recetas de Colonia Emilia, Antiguos cuentos de Colonia Emilia y zonas vecinas y Emilia y zonas vecinas. Leyendas y entes misteriosos. Adagios, dichos y refranes. Creencias populares. Cuentos clasificados è un libro di racconti raccolti ad Emilia, sua città natale; si compone di storie di donne e di uomini e di piaceri rinviati, di storie che si popolano di esseri soprannaturali che si offrono alla libera interpretazione del lettore. Las saboyanas narra le storie di un gruppo di donne francesi nate in Savoia che emigrarono nella provincia di Santa Fe nel XIX secolo e alle quali -dice l’autrice- “il sangue savoiardo, che determina un’identità particolare, sembra conferir loro una specie di marchio”. La raccolta di racconti Las italianas fu scritta in base a storie ascoltate per trasmissione orale. Le protagoniste sono donne italiane emigrate in Argentina che si radicarono nelle colonie agricole della provincia di Santa Fe. Il libro costituisce una ricerca dell’identità attraverso il legittimo intento di comprendere “comportamenti ancestrali”. La novella Tilos y paraísos ricostruisce la storia di un gruppo di savoiardi che arrivano in Argentina nel XIX secolo. La narrazione inizia in Europa per approdare poi in America del Sud, in Argentina, portando con sé la complessa trama delle relazioni di un’intera comunità. Come dice la stessa Norma Battú Tilos y paraísos “è un’opera di finzione che, per le sue fonti e per la sua costruzione puo’ essere utilizzata per avvicinarsi al conoscimento di un frammento della nostra storia”. Le opere riferite alla zona dell’Emilia e a quelle limitrofe, rispondono a un interessante lavoro di riepilogo di leggende, proverbi, detti, credenze, racconti e ricette che l’autrice ha realizzato in questo “ricco giacimento culturale” che è la provincia di Santa Fe. Le opere di Norma Battú hanno origine nel processo di ricerca dell’identità personale e collettiva, che obbliga all’approfondimento della memoria, del qui e del là, per dare un nuovo significato, un nuovo senso al mondo.

 

*Ferraris, María Luisa -  Por qué escriben las mujeres. Participación en panel realizado en el Centro Piamontés de Santa Fe durante la Semana de la Italianidad, octubre 2014.